Agricoltura Biodinamica Michele Baio

Formazione Pratica e Consulenza in Agricoltura Biodinamica

CENERI

Sappiamo che in Autunno dalle piante cadono le foglie e altre piccole parti che dopo la stagione produttiva non servono più, succede anche con ciò che rimane in campo degli ortaggi e in genere in quasi tutte le speci vegetali, R. Steiner descrive questo processo come una sorta di Incenerimento naturale legato al Sulfur estivo ( fuoco vivo),ci dice che assieme alle parti vegetali ” Gocciola nel terreno” anche qualcosa di più sottile ossia la forma archetipica del vegetale specifico, questo permette alla pianta la stagione successiva di rinascere nella stessa forma, ciò è parte dell’azione che i vari archetipi portano da dietro lo Zodiaco ai loro vegetali tramite l’azione naturale delle ceneri questa azione esiste da quando sul pianeta esistono vegetali che si riproducono.

Ma se le ceneri di vegetali le facciamo noi con un fuoco di legna ( fuoco morto ) allora le ceneri avranno valenza assai diversa, nel terreno sortiranno l’effetto opposto di quelle naturali creando nel terreno trattato un buco Eterico riguardo la specie vegetale incenerita , ossia la specie incenerita nel giusto modo non può più crescere sul terreno trattato e perde vitalità fino a scomparire, perde il contatto con il suo Archetipo.

Nell’essere umano le ceneri fatte da noi assumono valenza curativa, difatti la farmacopea Antroposofica contiene diversi rimedi contenenti ceneri di vegetali, rimedi fatti per curare sopratutto il sistema ritmico: ” le ceneri inducono nell’uomo un processo primaverile, un sottile addormentamento della coscienza che agisce sul ritmico che sempre media tra uomo superiore e uomo inferiore” e ” l’organizzazione ritmica non ha il suo controtipo ( rimedio) in natura, esso deve essere creato artificialmente calcinando le sostanze vegetali. Perchè durante la calcinazione inteviene una forza extratellurica imparentata con la luce, il fuoco, la cenere fa reagire l’organismo e vi suscita forze di luce” (RS)

Diventa quindi evidente che ” le ceneri non sono solo un insieme di costituenti ma portano in sè la coscienza dell’essere della pianta, così come il seme è il portatore della specie, i sali contenuti nelle ceneri sono i portatori della coscienza dell’essere della pianta” ( Marisa di Paoli)

Con l’uso delle ceneri in medicina Antroposofica Rufolf Steiner rende consone ai ns tempi attualizzandole, le conoscenze date a metà dello scorso millennio da Paracelso che a sua volta le attualizzò per i suoi tempi creando la Spagiria, ramo verde dell’ Alchimia.

La parola Spagiria ( o spagirica) nasce dalla fusione di 2 parole greche: Sparo – separo e Agheiro -riunisco, la metodica prevede di separare-purificare – riunificare anche le ceneri risultanti, ad esempio, dalla calcinazione delle piante esauste da cui si sono ottenute delle tinture madri.la cenere ottenuta viene sottoposta a un processo che separa la parte salina solubile in acqua ( Sal Salis) da quella insolubile ( Caput Mortum) il Sal Salis si presenta come un sale cristallino grigiasto mediamente in proporzione 7 volte meno rispetto al Caput Mortus che si presenta molto più scuro e abbondante (vedi foto), alla fine le 2 parti delle ceneri vengono riunite e aggiunte alle tinture madri dove resteranno per un tempo variabile,verranno dinamizzate a intervalli precisi e alla fine filtrate piu volte fino alla completa eliminazione delle ceneri.

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